La consonanza intenzionale. Una prospettiva neurofisiologica sull’intersoggettività e sulle sue alterazioni nell’autismo infantile

Vittorio Gallese

Una forma diretta di comprensione esperienziale degli altri, la «consonanza intenzionale», avviene modellando il comportamento altrui come relazione intenzionale. La «simulazione incarnata» è quel meccanismo per cui nell'osservatore, in parallelo con la distaccata descrizione sensoriale oggettiva degli stimoli sociali esperiti, si attivano anche le rappresentazioni interne degli stati corporei associati alle azioni, emozioni, o sensazioni altrui e quindi l'esperienza in prima persona delle stesse. I sistemi dei neuroni-specchio sono il correlato neurofisiologico di questo meccanismo di simulazione: l'«altro oggetto» diventa «un altro sé». Si propone che un'alterata consonanza intenzionale, causata da un deficit a più livelli dei meccanismi di simulazione promossi dai sistemi dei neuronispecchio, sia all'origine di molti dei problemi sociali tipici degli individui affetti da autismo.

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