Se “tollerare” vuol dire “parlare”

Beatrice Benelli, Chiara Bazzan

La presente ricerca indaga le caratteristiche formali e di contenuto delle definizioni prodotte da due gruppi di giovani adulti con diagnosi di autismo, rispettivamente a basso e alto funzionamento, confrontate con quelle prodotte da un gruppo di Asperger e da un gruppo di adulti senza disturbi, come controllo. I risultati della prova di definizione rivelano scarse o nulle prestazioni nei partecipanti a basso funzionamento, prestazioni medio-basse in quelli ad alto funzionamento, prestazioni alte nel caso degli Asperger, a volte superiori anche a quelle dei soggetti normali. Si discutono anche alcune caratteristiche particolari delle risposte definitorie di ciascuno dei diversi gruppi.

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