Disturbi del sonno nell’autismo: diagnosi e cura

Francia Piergiorgio, Miano Silvia

L’insonnia comportamentale pediatrica rappresenta il disturbo del sonno più comune nei primi anni di vita (circa il 30% dei bambini fino ai 2 anni di vita ne hanno sofferto) e si caratterizza per difficoltà all’addormentamento e numerosi risvegli notturni. Questo disturbo è frequentemente riferito anche dai genitori o dai caregiver dei bambini con disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza che può superare il 50% dei casi. Spesso sono anche riferiti agitazione notturna, co-sleeping, scarsa igiene del sonno e risveglio finale precoce. L’insonnia in questi bambini è in realtà legata a un’alterazione precoce del ritmo circadiano e della fisiologica secrezione della melatonina. Inoltre, in una minoranza dei casi, l’insonnia comportamentale può essere la spia di un altro disturbo del sonno come i movimenti periodici in sonno, le apnee ostruttive, il bruxismo e l’epilessia. Dopo aver escluso la presenza di altri disturbi del sonno, il trattamento d’elezione per l’insonnia comportamentale nei bambini con disturbo dello spettro autistico è duplice: la terapia comportamentale e di igiene del sonno associata con la melatonina.

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