Hans Asperger: il maestro ritrovato

Franco Nardocci

L’interesse di professionisti e ricercatori per il lavoro originale di Hans Asperger sulla «psicopatia autistica» pubblicato nel 1944 non è mai stato particolarmente alto, ciò nonostante la diagnosi di «Sindrome di Asperger» ha avuto un utilizzo sempre più diffuso. La lettura dell’articolo originale di Asperger non risponde soltanto a interessi documentaristici sullo sviluppo storico del concetto di autismo, ma permette anche di scoprire l’originalità del pensiero di Asperger che ha inquadrato fin dagli anni Trenta il disturbo autistico come espressione di una costellazione sindromica specifica, biologicamente determinata, da affrontare con strategie orientate da un approccio educativo e pedagogico. In quel suo lavoro si possono inoltre rintracciare i riflessi del terribile periodo storico vissuto da Asperger nel pieno delle vicende del nazismo e ritrovare in lui accenti che favoriscono una migliore comprensione della sua integrità etica riflessa nell’impegno clinico e scientifico. Gli aspetti complessivi della sua fisionomia scientifica lo collocano, se pure tardivamente, tra i «maestri» che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia dell’autismo.

DOI 
10.14605/AUT1431605

Keywords
Autismo, storia naturale e storia sociale, Asperger, psicopatia autistica, spettro autistico, eugenetica, pedagogia curativa.

Indietro