«Protocollo Mirror» per l’insegnamento dell’imitazione generalizzata a un bambino con disabilità intellettiva

Alice Scattolin, Vanessa Artoni, Samantha Giannatiempo, Federica Martino, Federica Berardo

Il presente studio ha avuto l’obiettivo di indagare l’efficacia del «Protocollo Mirror» per l’insegnamento dell’Imitazione Generalizzata (Generalized Imitation – GI), fondamentale prerequisito per lo sviluppo del linguaggio. Ha partecipato un bambino di cinque anni con diagnosi di disabilità intellettiva e disprassia, in accordo con i criteri diagnostici del DSM-5 (APA, 2013). Le variabili dipendenti registrate nello studio sono state tre: il numero di azioni imitate correttamente e mai insegnate, emesse dal partecipante in un rapporto 1:1 con l’insegnante; il numero di risposte di imitazione di azioni legate a canzoni adatte all’età, in un contesto ludico di gruppo; il numero di risposte di ecoico emesse in un compito di ripetizione di parole in lingua italiana e inglese. La variabile indipendente è stata la procedura del «Protocollo Mirror» insegnando mediante Learn Units con prove discrete allo specchio, set di due azioni. La procedura si è rivelata efficace per l’acquisizione della capacità di GI in un rapporto 1:1. Per l’imitazione di gesti in gruppo e dal numero di risposte di ecoico emesse in un compito di ripetizione di parole in lingua italiana e inglese, il partecipante ha riportato un miglioramento rispetto alla condizione iniziale, ma non ha raggiunto i criteri di padronanza prestabiliti.

DOI 
10.14605/AUT1711902

Keywords
«Mirror Protocol», imitazione generalizzata, disabilità intellettiva.

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