La terapia familiare e i linguaggi delle famiglie con bambino con ASD

Silvano Solari

Il trattamento dell’autismo, in un’ottica relazionale sistemica, implica una costante partecipazione dei genitori alle sedute psicoterapeutiche. All’inizio, gli incontri possono essere svolti in maniera esclusiva e frequente, al fine di attivare i processi interattivi intrafamiliari. Successivamente all’avvio degli interventi riabilitativi necessari per il bambino, l’incontro terapeutico familiare deve potersi sviluppare e mantenere nel tempo con sedute periodiche. In questo modo, ogni famiglia ha la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e misurarsi al proprio interno nei rapporti tra genitori e dei genitori con il figlio. Nello stesso tempo, ogni nucleo familiare permette allo psicoterapeuta di inserirsi all’interno dei propri processi linguistici, così da poterne divenire parte attiva e contribuire alla modificazioni necessarie. Queste possono avvenire se alle descrizioni consuete che genitori e figli presentano nelle loro reciproche interazioni, si sostituiscono poco a poco delle narrazioni alternative che rappresentano, di fatto, delle narrazioni uniche cui il soggetto con ASD contribuisce con la propria storia.

DOI
10.14605/AUT2312502

Keywords
Autismo, Terapia familiare, Storia del bambino, Linguaggi.

Indietro