Una esperienza di logopedia con bambini autistici
Elena Danna, Luciano Destefanis
Nell'approccio logopedico che qui presentiamo, ci rivolgiamo al bambino autistico in una prospettiva che, più che mirare immediatamente alla difficoltà o assenza di linguaggio, mette in risalto e affronta il problema comunicativo. La pratica prende spunto anche da alcuni studi di J.S.Bruner sullo sviluppo linguistico e il concetto di Formato (Bruner, 1987). L'uso creativo del computer, assieme ad altri strumenti, è spesso un importante elemento nella delicata dinamica delle situazioni di interazione in seduta, durante le quali si creano e si condividono sistemi di significati e di segnali e modi di utilizzo degli stessi. Quando il soggetto riesce a organizzare modalità comunicative più convenzionali ed efficaci, si allargano le stesse ai vari contesti, in collaborazione con la famiglia, gli altri membri dell'équipe sanitaria e le diverse figure a contatto col bambino.
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